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Indicazioni e controindicazioni

L’approvazione Europea

Sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir sono stati studiati sui virus dell'epatite C (HCV) con genotipo da 1 a 6.
Nel Settembre 2017, EMA (Agenzia Europea del Farmaco) ha rilasciato l’autorizzazione al commercio in ambito comunitario di Sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir. Leggi le indicazioni terapeutiche approvate (Tabella 1)

Indicazioni1

Pertanto sono candidabili al trattamento:

  • Pazienti naïve al trattamento, senza cirrosi o con cirrosi compensata;
  • Pazienti che si sono già sottoposti a uno o più trattamenti con DAA senza cirrosi o con cirrosi compensata;
  • Pazienti compromissione renale lieve o moderata;
  • NON è, invece, raccomandato l’utilizzo in pazienti con compromissione epatica moderata (Classe B secondo Child-Pugh) e con compromissione epatica severa (Classe C secondo Child-Pugh).


Tabella 1: Durata del trattamento con Sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir raccomandata per tutti i pazienti con ’HCV

Popolazione di pazienti Trattamento
Pazienti naïve ai DAA senza cirrosi8 settimane
Pazienti naïve ai DAA con cirrosi compensata 12 settimane
Può essere presa in considerazione una durata di 8 settimane nei pazienti con infezione da genotipo 3
Pazienti precedentemente trattati con DAA* senza cirrosi o con cirrosi compensata 12 settimane
DAA: agente antivirale ad azione diretta
* Negli studi clinici i pazienti precedentemente trattati con DAA sono stati esposti a regimi combinati contenenti uno dei
seguenti: daclatasvir, dasabuvir, elbasvir, grazoprevir, ledipasvir, ombitasvir, paritaprevir, sofosbuvir, velpatasvir, 
voxilaprevir (somministrato con sofosbuvir e velpatasvir per meno di 12 settimane)

Non vi è indicazione all’utilizzo della Ribavirina in associazione a Sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir.

La dose raccomandata di Sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir è di una compressa per via orale una volta al giorno, da assumersi con del cibo.

Indicazioni (in Italia)

In quali pazienti è stato autorizzato l’utilizzo di sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir in Italia?

Il 18/04/2018, AIFA (Agenzia Italiana del farmaco) ha autorizzato l’utilizzo di Sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir nel nostro Paese, e la conseguente rimborsabilità a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
In Italia tutti i pazienti con Genotipo da 1 a 6, senza cirrosi o con cirrosi compensata (Child Pugh A) sono candidabili al trattamento con Sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir, per effetto della Determina AIFA 617/2018 pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 18/04/2018.

I criteri di accesso sono elencati di seguito:
  1. Pazienti con cirrosi in classe di Child A o B e/o con HCC con risposta completa a terapie resettive chirurgiche o loco-regionali non candidabili a trapianto epatico nei quali la malattia epatica sia determinante per la prognosi.
  2. Epatite ricorrente HCV-RNA positiva del fegato trapiantato in paziente stabile clinicamente e con livelli ottimali di immunosoppressione.
  3. Epatite cronica con gravi manifestazioni extra-epatiche HCV-correlate (sindrome crioglobulinemica con danno d'organo, sindromi linfoproliferative a cellule B, insufficienza renale).
  4. Epatite cronica con fibrosi METAVIR F3 (o corrispondente Ishak).
  5. In lista per trapianto di fegato con cirrosi MELD <25 e/o con HCC all'interno dei criteri di Milano con la possibilita di una attesa in lista di almeno 2 mesi.
  6. Epatite cronica dopo trapianto di organo solido (non fegato) o di midollo in paziente stabile clinicamente e con livelli ottimali di immunosoppressione.
  7. Epatite cronica con fibrosi METAVIR F2 (o corrispondente Ishak) e/o comorbilità a rischio di progressione del danno epatico [coinfezione HBV, coinfezione HIV, malattie croniche di fegato non virali, diabete mellito in trattamento farmacologico, obesità (body mass index ≥30 kg/m2), emoglobinopatie e coagulopatie congenite].
  8. Epatite cronica con fibrosi METAVIR F0-F1 (o corrispondente Ishak) e/o comorbilità a rischio di progressione del danno epatico [coinfezione HBV, coinfezione HIV, malattie croniche di fegato non virali, diabete mellito in trattamento farmacologico, obesità (body mass index ≥30 kg/m2), emoglobinopatie e coagulopatie congenite].
  9. Operatori sanitari infetti.
  10. Epatite cronica o cirrosi epatica in paziente con insufficienza renale cronica in trattamento emodialitico.
  11. Epatite cronica nel paziente in lista d'attesa per trapianto di organo solido (non fegato) o di midollo.


Tuttavia, la rimborsabilità è limitata a pazienti con precedente fallimento ai DAAs, inclusi i soggetti falliti ad un inibitore dell’NS5A.

Quale relazione esiste tra le scale Metavir, Ishak e Fibroscan?

Semplifichiamo ed illustriamo nella tabella che segue le corrispondenze tra queste tre scale di misurazione del grado di fibrosi, cioè la gravità della malattia.

I valori della scale Metavir e Ishak si ottengono attraverso una biopsia epatica, mentre il Fibroscan è un esame più semplice, paragonabile ad una ecografia.

valori evidenziati in giallo sono quelli corrispondenti ai criteri di accesso alle terapie.

METAVIR (con biopsia) ISHAK (con biopsia)
FIBROSCAN
F0S0< 5 kPa
F1S1< 7 kPa
F2S2, S3Fino a 9.9 kPa
F3S4, S5≥ 10 kPa
F4S6≥ 13 kPa

Trattamento con Sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir in gruppi di pazienti particolari1

Anziani
Un aggiustamento della dose nei pazienti anziani non è giustificato.

Compromissione renale
Nei pazienti con compromissione renale lieve o moderata non è necessario alcun aggiustamento della dose di Sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir. La sicurezza e l’efficacia di Sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir non è stata valutata nei pazienti con compromissione renale severa (tasso di filtrazione glomerulare stimato [eGFR] < 30 ml/min/1,73 m2) o nefropatia terminale (end stage renal disease, ESRD) che richiede emodialisi.

Compromissione epatica
Nei pazienti con compromissione epatica lieve (classe A secondo Child-Pugh-Turcotte, [CPT]), non è necessario alcun aggiustamento della dose di Sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir. Sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir non è raccomandato nei pazienti con compromissione epatica moderata o severa (classe B o C secondo CPT).

Popolazione pediatrica
La sicurezza e l’efficacia di Sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 18 anni non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili.

Controindicazioni1

Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

La co-somministrazione con medicinali che sono potenti induttori della glicoproteina P (P-gp) e/o potenti induttori del citocromo P450 (CYP) (ad es., rifampicina, rifabutina, iperico [Hypericum perforatum], carbamazepina, fenobarbital e fenitoina.

La co-somministrazione con rosuvastatina o dabigatran etexilato.

La co-somministrazione con medicinali contenenti etinilestradiolo come i contraccettivi orali combinati o gli anelli vaginali contraccettivi.

Avvertenze speciali e Precauzioni d’impiego1

Bradicardia severa e blocco cardiaco

Casi di bradicardia severa e blocco cardiaco sono stati osservati quando sofosbuvir, usato in associazione con un altro DAA, è stato impiegato in associazione ad amiodarone, con o senza altri medicinali che riducono la frequenza cardiaca. Il meccanismo non è stato stabilito.
La co-somministrazione di amiodarone è stato limitato mediante lo sviluppo clinico di sofosbuvir più DAA. I casi possono avere esito fatale, pertanto, nei pazienti trattati con Sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir, amiodarone deve essere usato solo quando le terapie antiaritmiche alternative non sono tollerate o sono controindicate.
Nel caso in cui si consideri necessaria la co-somministrazione di amiodarone, si raccomanda di monitorare attentamente i pazienti all’inizio della terapia con Sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir. I pazienti identificati come ad alto rischio di bradiaritmia devono essere monitorati ininterrottamente per 48 ore, in un contesto clinico adeguato.

A causa della lunga emivita di amiodarone, un adeguato monitoraggio deve essere previsto anche per i pazienti che hanno interrotto il trattamento con amiodarone negli ultimi mesi e devono iniziare il trattamento con Sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir.
Tutti i pazienti trattati con Sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir in associazione ad amiodarone, con o senza altri medicinali che riducono la frequenza cardiaca, devono anche essere avvertiti dei potenziali sintomi di bradicardia e blocco cardiaco e di rivolgersi al medico con urgenza nel caso in cui compaiano.

Co-infezione da HCV/HBV

Non vi sono dati sull’uso di Sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir in pazienti con co-infezione da HCV o virus dell’epatite B (HBV). Casi di riattivazione dell’HBV, alcuni dei quali fatali, sono stati segnalati durante o dopo il trattamento con i DAA. Prima dell’inizio del trattamento, tutti i pazienti devono essere sottoposti a screening per l’HBV. I pazienti con co-infezione da HCV/HBV sono a rischio di riattivazione dell’HBV, e devono quindi essere controllati e gestiti in accordo alle attuali linee guida cliniche.

Compromissione epatica

Nei pazienti con compromissione epatica lieve (classe A secondo CPT) non è necessario alcun aggiustamento della dose di Sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir. Sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir non è raccomandato nei pazienti con compromissione epatica moderata o severa (classe B o C secondo CPT).

Pazienti sottoposti a trapianto di fegato

La sicurezza e l’efficacia di Sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir nel trattamento di infezioni da HCV in pazienti in post-trapianto di fegato non sono state valutate. Il trattamento con Sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir, in accordo con la posologia raccomandata, deve essere basato su una valutazione dei benefici e dei rischi potenziali per il singolo paziente.

Uso con induttori moderati di P-gp e CYP

I medicinali che sono induttori moderati della P-gp o induttori moderati di CYP (ad es. oxcarbazepina, rifapentina, modafinil o efavirenz) possono ridurre la concentrazione plasmatica di sofosbuvir, velpatasvir e/o voxilaprevir, con conseguente ridotto effetto terapeutico di Sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir. La co-somministrazione di questi medicinali con Sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir non è raccomandata

Uso con inibitori potenti di OATP1B

I medicinali che sono inibitori potenti di OATP1B (ad es. ciclosporina) aumentare in misura significativa la concentrazione plasmatica di voxilaprevir, la cui sicurezza non è stata stabilita. La co-somministrazione di potenti inibitori di OATP1B con Sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir non è raccomandata.

Uso con determinati regimi antiretrovirali per HIV

Sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir ha dimostrato di aumentare l’esposizione di tenofovir se utilizzato in associazione ad un regime anti-HIV contenente tenofovir disoproxil fumarato e un potenziatore farmacocinetico (ritonavir o cobicistat). Non è stata stabilita la sicurezza di tenofovir disoproxil fumarato in caso di utilizzo di Sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir e un potenziatore farmacocinetico. I potenziali rischi e benefici associati alla co-somministrazione di Sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir con la compressa ad associazione fissa contenente elvitegravir/cobicistat/emtricitabina/tenofovir disoproxil fumarato o con tenofovir disoproxil fumarato in associazione ad un inibitore della proteasi dell’HIV potenziato (ad es. darunavir) devono essere considerati, in particolare nei pazienti a maggior rischio di disfunzione renale. I pazienti che assumono Sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir in associazione a elvitegravir/cobicistat/emtricitabina/tenofovir disoproxil fumarato o con tenofovir disoproxil fumarato e un inibitore della proteasi dell’HIV potenziato devono essere monitorati per reazioni avverse associate a tenofovir. Per le raccomandazioni sul monitoraggio renale, fare riferimento al Riassunto delle caratteristiche del prodotto di tenofovir disoproxil fumarato, emtricitabina/tenofovir disoproxil fumarato o elvitegravir/cobicistat/emtricitabina/tenofovir disoproxil fumarato.

Eccipienti

Sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir contiene lattosio. Di conseguenza, i pazienti affetti da rari disturbi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp-lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono prendere questo medicinale.


Bibliografia
1.Scheda tecnica e foglietto illustrativo VOSEVI: https://ec.europa.eu/health/documents/community-register/2017/20170726138516/anx_138516_it.pdf

Link e documenti utili
Scheda tecnica e foglietto illustrativo: https://ec.europa.eu/health/documents/community-register/2017/20170726138516/anx_138516_it.pdf
Determina AIFA: http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2018/04/18/18A02840/sg
Approvazione EMA: http://www.ema.europa.eu/ema/index.jsp?curl=pages/medicines/human/medicines/004350/human_med_002153.jsp&mid=WC0b01ac058001d124


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