Mediatori linguistici
La presenza straniera all’interno delle carceri italiane è elevata, con una media di circa 1 detenuto su 3, ma con realtà come quella viterbese, in cui la presenza straniera supera quella italiana, assestandosi tra il 55-60% di tutti i detenuti.
Occorre tenere presente, inoltre, che molte di queste persone provengono da Paesi in cui la diffusione dell’infezione da HCV è elevata e nei quali la diagnosi è spesso estremamente bassa. La problematica principale in tale contesto è che spesso le azioni di informazione messe in campo incontrano una barriera linguistico-culturale che impedisce di raggiungere gli obiettivi preposti.
E per questo motivo che, nell’ottica di raggiungere in maniera efficace e concreta tutte le persone detenute, in virtù delle evidenti barriere linguistiche esistenti, oltre alla realizzazione e distribuzione degli opuscoli in multilingua, durante gli incontri informativi ed educativi ci si avvarrà della collaborazione di mediatori linguistici, ed in particolare per l’Inglese, il Francese e l’Arabo.
La scelta è ricaduta su queste tre lingue in quanto capaci di coprire la maggioranza delle lingue parlate dai detenuti stranieri presenti nella CC di Viterbo; ulteriori mediatori potranno essere coinvolti in funzione di subentrate esigenze.
Questo progetto è stato realizzato grazie a un contributo incondizionato di Bristol-Myers Squibb