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7 - Non posso accedere alla terapia: Cose da fare?

Grande successo di EpaC onlus: AIFA elimina tutte le restrizioni di accesso e con le nuove disposizioni tutti i pazienti con Epatite C potranno accedere alle terapie

È un momento epocale nella storia Sanitaria Italiana quello che il 21 marzo 2017 è stato sancito da AIFA: Sono state eliminate tutte le restrizioni di accesso ai nuovi e straordinari farmaci anti epatite C e annunciato un programma di eliminazione dell’infezione dal nostro Paese in 3 anni

conferenza Aifa marzo 2017

Un traguardo storico, raggiunto non senza difficoltà e con grandi sforzi, ma che grazie alla collaborazione di AIFA, Società Scientifiche, Associazioni pazienti e Ministero della Salute, è divenuto realtà.

Ministero che d’altra parte aveva da sempre dimostrato la forte sensibilità verso la problematica e la decisa volontà di agire per una rapida risoluzione: prima il fondo di 1 miliardo per il 2015 e 2016 e ulteriori 1,5 miliardi per i 3 anni a venire, indispensabili per attivare il piano di eradicazione dell’HCV (per approfondimento leggi qui)

Dunque tutti i pazienti possono oggi accedere alle nuove terapie: obiettivo guarire tutti e trattare almeno 80.000 pazienti/anno nei prossimi 3 anni!
Garantire l’accesso alle terapie per tutti non vuol dire certamente riuscire a trattare tutti immediatamente: ai medici spetterà però comunicare al paziente un arco temporale entro cui si inizierà la terapia.

Fino a quel momento, i pazienti in attesa devono ricordarsi di:

  • restare in continuo contatto con il proprio Medico Specialista;
  • effettuare i periodici controlli previsti;
  • mantenere uno stile corretto di vita;
  • evitare alcolici;
  • seguire una alimentazione equilibrata o comunque compatibile con la malattia.

Nel caso in cui il medico adduca motivazioni differenti dalle suddette, puoi contattarci telefonicamente o scrivendo a osservatorio@epac.it o compilare il form di segnalazione on-line.

Il ricorso ai farmaci generici o equivalenti
Non è certo una novità che tanti pazienti esclusi in passato dall’accesso alle terapie si siano recate in India ad acquistare i farmaci equivalenti, in virtù di prezzi accessibili per quasi tutte le tasche, o addirittura li abbiano acquistati (o provato ad acquistare) online.

La nostra Associazione non potrà mai mettere in discussione la voglia di guarire dei pazienti, e non potrà mai commentare negativamente, tanto più ostacolare la scelta di chi ha acquistato la forma generica di questi farmaci efficacissimi.

Per mantenere fede alla nostra Mission Statutaria, il nostro obiettivo principale era però quello di convincere le Istituzioni a fornire gratuitamente i farmaci a tutti i pazienti, come succede in qualunque altra patologia, e come sancito dall’art. 32 della nostra costituzione, cosa che come illustrato siamo riusciti ad ottenere nel Marzo 2017.

Tuttavia abbiamo realizzato in passato e continuiamo a rendere disponibile un documento informativo sulle normative che regolamentano l’importazione dei generici per uso personale, gli eventuali rischi e pericoli proprio per evitare che siano commesse imprudenze (come ad esempio il sequestro dei prodotti da parte della dogana).

A questo proposito abbiamo elaborato una intera sezione informativa consultabile qui

Detto ciò, dal momento che oggi tutti possono accedere ai farmaci ed è quindi questione soltanto di tempo, ovvero di attendere il proprio turno in virtù delle “liste di attesa” nei vari centri, il ricorso ai farmaci equivalenti appare inutile: se la problematica dei centri sta nella disponibilità di “tempo” per seguire un paziente, questo stesso paziente non potrà essere seguito anche se dispone dei farmaci equivalenti, ma dovrà attendere il “suo turno”

Ecco perché Epac, assieme alle Istituzioni, sta lavorando per cercare di incrementare non solo la capacità lavorativa dei centri autorizzati attualmente attivi, ma di incrementare il loro numero, così da poter rispondere in tempi più brevi al bisogno di salute cui tutti hanno diritto.

Se non hai trovato tutte le risposte che cercavi, puoi
- Scrivere a “l’Esperto risponde
- Consultare l’archivio delle risposte già pubblicate
- Scrivere a info@epac.it
- Chiamare direttamente l’Associazione al seguente numero telefonico 06.60200566

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