Approccio olistico al paziente con MRGE: intervista al Prof. Edoardo Savarino

La gestione di un paziente con reflusso gastroesofageo, o MRGE, dovrebbe essere basata su un approccio olistico e personalizzato al paziente, che lo consideri globalmente.
Ne parliamo con il Prof. Edoardo Savarino, docente di Gastroenterologia presso l'Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova.
Nell'ambito dell'MRGE, il solo trattamento dell'esposizione esofagea all'acido può portare a sottostimare i possibili fattori di rischio, con la conseguenza di non riuscire a curare completamente il paziente.
Al contrario, un approccio olistico consente un outcome migliore, prevedendo, oltre alla terapia farmacologica, la gestione di molteplici aspetti, riguardanti le abitudini di vita e alimentari e le componenti "psicosomatiche" della patologia che possono migliorare la gestione dei sintomi e quindi avere un impatto positivo sulla qualità di vita.
Altresì, un'analisi più approfondita del quadro generale del paziente consente un migliore utilizzo delle risorse sociosanitarie, inclusa una più attenta analisi della necessità di ricorrere ad esami endoscopici e terapie farmacologiche non necessarie.
Sebbene nella gestione del paziente con MRGE sia assodata l'efficacia e la sicurezza degli inibitori di pompa protonica (PPI), va infatti sottolineato che oggi l'utilizzo di questi farmaci talvolta risulta inappropriato, eccessivo e troppo prolungato, in particolare se confrontato con le indicazioni fornite dalle linee guida delle principali società scientifiche nazionali e internazionali.
È quindi importante che i farmaci inibitori di pompa protonica vengano gradualmente deprescritti o sospesi qualora il paziente sia andato incontro ad una risoluzione sintomatologica e l'esofagite erosiva o l'ulcera - condizioni per le quali l'utilizzo dei PPI trova un razionale di utilizzo - siano guarite.
Una delle possibilità per sospendere l'utilizzo dei PPI, permettendo allo stesso modo un'efficiente gestione della sintomatologia, prevede l'utilizzo di formulazioni alternative come quelle a base di alginato. Questi farmaci possono essere utilizzati sia nella terapia di step down e step off dei PPI, sia come add-on therapy nel caso di patologia più severa.
Un approccio olistico al paziente consente, in conclusione, di personalizzare al meglio sia la terapia farmacologica che non farmacologica, utilizzando concretamente e modulando tutti gli strumenti a disposizione del medico per gestire l'MRGE. Ne consegue in tal senso una migliore gestione dell'assistito.
Fonte: doctor33.it