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buon giorno,
mi scusi se la disturbo, ma ho una domanda da farle. il mio fidanzato ha subito un intervento al cuore nel 1983, e in quel momento con una trasfusione di sangue si è beccato l'epatite b e c.
nel corso degli anni l'epatite c è stata curata e portata alla negativizzazione, mentre l'epatite b persiste ancora. il suo dottore gli ha prescritto il viread, sembrava che funzionasse infatti era scesa la quantità nel sangue, ma poi il virus ha subito una trasfeormazione. che non sanno da cosa sia dipesa, adesso prende il baraclude 0.5 mg, ma i risultati tardano a venire...cosa può fare. lui è un pò scoraggiato. secondo lei l'interferone "peghiato" , può aiutarlo. la ringrazio e le auguro una buona giornata
Associazione EpaC - ETSNota: La presente risposta è stata formulata in base alla consulenza di un medico esperto in epatologia
Questo parere non ha valenza di consulto medico e non può sostituire il colloquio, la visita e l’esame della documentazione medica del paziente.
Questo parere non ha valenza di consulto medico e non può sostituire il colloquio, la visita e l’esame della documentazione medica del paziente.
buongiorno,
putroppo le poche informazioni fornite mi consentono solo di fare delle ipotesi. il tenofovir (viread) è un farmaco molto efficace con pressochè zero rischio di perdere l'efficacia per l'ergenza di farmaco resistenza. pertanto non capisco quando lei dice che il virus ha subito una " trasformazione".
in molti casi in cui il solo entecavir non basta si può fare l'associazione dei viread e baraclude almeno per un certo periodo di tempo o impiegare l'interferone peghilato. tuttavia per essere più precisi servono molte più informazioni e la conoscenza di tutta la storia clinica del paziente. per ogni ulteriore necessità la prego di far riferimento alla sezione "l'esperto risponde" del sito di epac appositamente dedicata al virus b.